Manca sempre meno, un giorno, e poi arriverà un venerdì dai grandi contenuti agonistici per gli Azzurri con sindrome di Down impegnati nel Mondiale di judo e pallacanestro.
Funchal, Capitale dell’arcipelago portoghese di Madeira, la delegazione italiana è arrivata poco prima della mezzanotte del 28 settembre, atterrando nell’aeroporto intitolato al più celebre cittadino dell’isola: Cristiano Ronaldo.
Il Team Italia è il più numeroso a partecipare a questi Mondiali, giunti alla terza edizione: parliamo infatti di 21 componenti (tra cui 14 atleti, 6 tecnici e un medico). Le altre Nazioni partecipanti sono: Arabia Saudita, Croazia, Finlandia, Messico, Polonia, Portogallo, Svezia, Ungheria.
La giornata del 29 settembre servirà sia ai cestisti, diretti da coach Giuliano Bufacchi e dagli assistenti D’Erasmo e Dessì, che ai judoka, allenati da Baroncelli, Giglio e Meucci, per svolgere una sessione di allenamento e sciogliere le fatiche del lungo viaggio che ha visto gli Azzurri partire da Milano Malpensa, fare scalo e Lisbona per poi raggiungere Funchal. Due voli per inseguire i titoli iridati, che aspettano gli Azzurri a oltre 2500 km da casa.
PROGRAMMA – Le competizioni inizieranno ufficialmente sabato 30 settembre. L’Italbasket Campione del Mondo in carica avrà l’onore di giocare il match inaugurale contro l’Ungheria (palla a 2 alle 17:30 ora italiana). Dovranno attendere un giorno in più, invece, i judoka: il 1° ottobre si disputeranno gli incontri individuali, il 2 ottobre quelli a squadre. L’Italia si presenta sul tatami portoghese con 6 atleti, già presenti agli EuroTrigames 2021. Brunetto, Forte e Verrengia daranno battaglia nella categoria più partecipata, quella dei -73 kg. Davide Migliore (-60 kg) e Mirco Brighi (-81 kg) completano la rosa maschile, mentre a Martina Tomba (-52 kg) sono affidate le chance di medaglia nel tabellone femminile.
ITALBASKET – Forte dei due titoli iridati vinti in altrettante edizioni, la Nazionale guidata da Giuliano Bufacchi è consapevole di indossare i panni della favorita. Non mancherà però un’agguerrita concorrenza, segno di un movimento che a livello internazionale si sta sviluppando notevolmente. «Si è vista un po’ la stanchezza del viaggio, – confida il Coach – soprattutto a inizio lavoro. Piano piano abbiamo cominciato a lavorare bene e a inserire qualche variazione per quel che riguarda la nostra fase di attacco. Sono soddisfatto, perché i ragazzi sembrano averlo già recepito. Abbiamo rotto il ghiaccio, siamo quasi pronti anche a livello emotivo. Sicuramente – conclude Bufacchi – colpisce la fisicità degli ungheresi e abbiamo lavorato anche in relazione a questo aspetto».

➡️ Qui la pagina dedicata all’evento

 

[fonte: Mondiali, inizia l’avventura per judo e pallacanestro (fisdir.it)]