Il punto sulla ripresa dell’attività sportiva territoriale, nazionale e internazionale
Sono trascorsi quasi 5 mesi dall’inizio della pandemia che ci ha coinvolto tutti, nei rapporti personali, familiari e sociali. Il lungo lockdown e poi una lenta ripresa piena di incertezze hanno bloccato ogni forma di attività. Lo sport in particolare è stato certamente tra i settori più colpiti, rappresentando un naturale momento di aggregazione e di condivisione, soprattutto per i nostri atleti e le loro famiglie.
Nel corso degli ultimi due weekend abbiamo affrontato prima con il Consiglio Federale e poi con i nostri Delegati Regionali e con i Referenti Tecnici Nazionali, una sorta di “Stati generali FISDIR”, il tema della ripresa: se fosse possibile e con quali modalità.
Dalla metà di giugno infatti lo sport, sia pure molto timidamente e a macchia di leopardo, sta tentando di ripartire. Si iniziano a vedere le prime gare in calendario, qualche raduno delle squadre nazionali, tutto abbastanza in sordina nel clima di incertezza che contraddistingue questo periodo.
Dai nostri incontri è emersa chiaramente la voglia di riprendere il cammino sia pure con tutte le cautele che questa fase richiede. Il sentore generale è che c’è voglia di tornare in campo, ovunque.
È palese che non tutto si riuscirà a fare, ma almeno cercheremo di qui a fine anno di dare una risposta minimale ai nostri atleti e alle nostre società. E se qualcuno rimarrà escluso ci vorrà perdonare, proprio tutto non si riesce a fare!
Dal 1° settembre potrà riprendere l’attività sul territorio che rimane fondamentale perché interessa soprattutto il settore promozionale. Il condizionale è d’obbligo perché dipenderà dalle disposizioni emanate a livello locale e in fin dei conti dalla propensione o meno a ripartire da parte delle nostre società. Più difficile è certamente la ripresa dell’attività nazionale. Per il momento abbiamo condiviso la ripartenza degli eventi che riteniamo maggiormente gestibili sul piano della sicurezza, anche se ci rendiamo conto che viaggi, alloggi, spostamenti, restrizioni locali ne condizioneranno lo svolgimento. Tra l’altro va detto che alcuni COL assegnatari degli eventi nazionali 2020 sappiamo trovarsi in difficoltà qualora l’evento dovesse “saltare”.
L’Area Tecnica federale rimane impegnata a vagliare tutte le possibili soluzioni di qui a fine anno per cercare di assicurare una ripresa laddove sia possibile in sicurezza.
Il Segretario Generale diramerà nei prossimi giorni le consuete anticipazioni sulla prossima stagione contenenti tra l’altro il calendario 2021. Ci è parso giusto concedere una finestra di prelazione nell’assegnazione degli eventi 2021 alle società già assegnatarie di campionati che non si sono potuti svolgere quest’anno.
Anche l’attività internazionale ha subito quest’anno una brusca frenata con grande dispiacere di tutti, atleti in testa. Ma anche qui siamo convinti che bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo, una considerazione emersa in tutte le innumerevoli occasioni in conference call che ho tenuto personalmente con gli organismi internazionali.
È quindi con grande piacere vi comunico che il prossimo anno dal 4 al 11 ottobre l’Italia ospiterà a Ferrara i “TriGames”, campionati europei open di 8 discipline: atletica, nuoto, sincro, tennis tavolo, tennis, judo, calcio e pallacanestro. Una grande occasione di ripartenza per tutto il settore C21.
Saluti a tutti.
Il Presidente
Marco Borzacchini