Cari atleti, care società,
la situazione pandemica permane grave, anche se nelle ultime settimane pare stabilizzarsi. Certamente la somministrazione dei vaccini rimane l’unica via d’uscita per tornare alla normalità; ma sarà lunga! Nell’ultimo Consiglio Federale abbiamo affrontato questa ricorrente tematica non nascondendo la preoccupazione per il fermo della nostra attività, soprattutto nel settore promozionale e sul territorio.
Le disposizioni ricevute dal CIP a seguito del DPCM del 14.01.2021 non lasciano purtroppo grandi speranze, almeno al momento. L’attività sportiva infatti è consentita solo agli atleti tesserati agonisti ai quali è consentito allenarsi in vista della partecipazione alle gare che devono essere di preminente interesse nazionale, in pratica “campionati italiani o evento equipollente”.
Oltretutto il CIP stesso deve avallare questi eventi, che però non devono al momento travalicare il periodo di vigenza del decreto: 5 marzo e non oltre, come erroneamente indicato da qualche federazione.
Abbiamo approvato quindi una prima griglia di eventi nazionali che però sono limitati – è bene ricordarlo ancora – alla sola componente agonistica. Ci auguriamo quanto prima che queste disposizioni possano essere superate per allargare le gare al settore promozionale e consentire il riavvio delle attività regionali.
Nel frattempo in questi ultimi mesi, avari di attività, abbiamo approfittato per rivisitare la nostra struttura federale e i regolamenti che la disciplinano. Un lavoro, intessuto di innumerevoli incontri in videoconferenza con le varie componenti federali, quanto mai necessario per adeguare struttura e regolamenti ad una realtà che di anno in anno si è evoluta e si evolve.
L’introduzione delle classificazioni obbligatorie degli atleti agonisti, che entrerà a regime dal 1.1.2023, rappresenta indubbiamente la novità più importante.
Già da qualche anno il tema era stato più volte affrontato, ma giustamente abbiamo atteso che VIRTUS ufficializzasse dal 1° gennaio di quest’anno le tre “classi” in cui sono suddivisi nelle gare gli atleti DIR per procedere al naturale adeguamento della nostra normativa.
D’altronde questa era una carenza strutturale, perché se è vero che FISDIR è una federazione paralimpica è altrettanto vero che la sua attività agonistica non può prescindere dalla suddivisione degli atleti in classi in ossequio al principio sancito da IPC di consentire lo svolgimento di una competizione sportiva in maniera “equa”.
Un passaggio dunque più che necessario, indispensabile, anche perché ne vale alla fin fine della credibilità di quanto facciamo.
L’attività ridotta di questo periodo riteniamo faciliti questo “passaggio” e quindi l’adeguamento alle nuove norme da parte delle nostre società.
Un caro saluto a tutti e continuiamo ad attendere tempi migliori.
Il Presidente federale
Marco Borzacchini